Proteggere i polmoni, prevenire i rischi con i vaccini

L’importanza dei vaccini per chi convive con malattie respiratorie croniche

Asma, BPCO, bronchiti croniche… chi convive ogni giorno con problemi respiratori sa bene quanto basti poco – un’infezione, un raffreddore, un virus di troppo – per sentirsi subito peggio.

Le cosiddette malattie respiratorie croniche non sono solo fastidiose: possono portare a crisi improvvise, spesso gravi, che richiedono ricoveri in ospedale e mettono a dura prova la salute generale. Ma c’è una buona notizia: prevenire è possibile, e uno degli strumenti più efficaci per farlo è la vaccinazione.

Un lavoro di squadra per proteggere chi è più fragile

Quattro importanti società scientifiche italiane – esperte di polmoni, virus e sanità pubblica – hanno unito le forze per creare un documento chiaro e completo, pensato per aiutare i medici a scegliere le vaccinazioni più adatte per i pazienti con malattie respiratorie.

Il messaggio è semplice ma potente: chi ha i polmoni già messi alla prova ha bisogno di una protezione in più. E i vaccini sono quella protezione.

“Dopo il Covid, molti hanno perso fiducia nei vaccini. Ma è il momento di rimettere le cose in chiaro.”

Lo spiega bene il dottor Claudio Micheletto, presidente dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri, che ha coordinato i lavori.
Dopo la pandemia, l’argomento “vaccini” si è fatto delicato, se non addirittura divisivo. Ma per chi ha già difficoltà respiratorie, le vaccinazioni non sono un’opinione: sono una necessità, per evitare peggioramenti e complicazioni anche molto gravi.

I polmoni fragili hanno bisogno di scudi forti

Durante l’emergenza Covid-19 si è visto chiaramente: le persone con BPCO, fibrosi polmonare o difese immunitarie basse hanno avuto esiti peggiori. Non è difficile capire perché.
Quando i polmoni sono già infiammati o ostruiti, anche un piccolo virus può diventare un grosso problema. Le infezioni peggiorano la respirazione, richiedono cure aggressive e, in molti casi, lasciano danni duraturi.

Ecco perché la prevenzione non può aspettare.

Le vaccinazioni consigliate (e perché sono così importanti)

Nel documento, le società scientifiche raccomandano una serie di vaccini specifici per chi ha una malattia respiratoria cronica. Eccone alcuni:

  • Vaccino antinfluenzale: ogni anno, perché l’influenza può scatenare ricadute importanti;
  • Vaccino antipneumococcico: protegge da uno dei batteri più comuni e pericolosi per i polmoni;
  • Vaccino anti-Covid (SARS-CoV-2): non è solo una fase, è parte della prevenzione a lungo termine;
  • Vaccino contro il virus varicella-zoster: perché chi è più fragile ha più possibilità di sviluppare complicanze;
  • Vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV): noto nei bambini, ma pericoloso anche per gli adulti con patologie respiratorie.

Il medico di famiglia? Una guida fondamentale

Chi ti conosce da una vita, chi ti ascolta quando tossisci, chi ti segue da sempre: il medico di medicina generale è il primo alleato per chiarirti cosa è meglio fare.

Non solo può consigliare i vaccini più adatti alla tua condizione, ma può anche aiutarti a superare dubbi, paure e disinformazione. E, insieme a farmacie e centri vaccinali, può semplificare il percorso per ricevere la vaccinazione.

Non è solo una questione medica: è anche una questione organizzativa. Se vaccinarsi diventa complicato, è normale che la gente rinunci.

Un documento per fare chiarezza

Il testo “Strategie di vaccinazione nelle malattie respiratorie” è nato dalla collaborazione tra AIPO-ITS, SIMIT, SIP/IRS e SItI. Racchiude tutte le indicazioni più aggiornate per proteggere chi vive ogni giorno con un respiro difficile.

Un passo importante per informare, proteggere e – soprattutto – ridare fiato alla prevenzione.

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